Creati nel 1830 per assistere i notai, gli Archivi Genealogici Andriveau sono il più antico studio genealogico al mondo. Con la loro fondazione é nata una professione nuova: la genealogia successoria.

Totalmente dedicata alla ricerca di eredi e alla liquidazione di successioni, la nostra società si basa sull’esperienza dei propri collaboratori e sull’eccellenza dei propri mezzi per adempiere alle multiple missioni che le sono affidate.

Ricco di un patrimonio di 200 milioni di schede di stato civile e di 15.000 volumi su Parigi e provincia, lo studio propone ai suoi mandanti una risorsa documentaria unica.

Forte di 120 collaboratori – fra giuristi e ricercatori -, di 17 succursali che coprono tutto il territorio francese, e di un servizio internazionale, il nostro studio dispone di un network dinamico in grado di soddisfare le richieste di professionisti e privati nel piu’ breve tempo possibile.

Successioni celebri

Le trésor de la rue Mouffetard, Yvonne Printemps, Dora Maar, Arletty

Storia

Nel corso del 1830, un notaio parigino incaricato di una successione fu confrontato a un problema spinoso : solo una parte degli eredi aventi diritto all’eredità gli si era presentata. Gli altri eventuali eredi restavano sconosciuti. In tutta coscienza, non poteva redigere l’atto di notorietà che i primi richiedevano. Per questo motivo, si risolse ad affidare […]

Il nostro Impegno

E’ grazie alla firma del contratto di rivelazione di successione e di una procura che gli eredi ci danno il potere di liquidare la successione per loro conto. Lo studio si impegna quindi a rappresentare al meglio gli interessi degli eredi per tutta la durata della liquidazione della successione.

Garanzie

Una sicurezza giuridica : il contratto di rivelazione di successione La firma del contratto fra l’erede e gli Archivi Genealogici Andriveau lega le due parti. Questo contratto rappresenta per l’erede una garanzia assoluta di sicurezza giuridica. In particolare, stipula che lo studio assume a proprio carico la totalità delle spese che anticipa e quindi l’erede non […]